Guida al Cammino di Santiago

Buongiorno Pellegrini! In questo articolo vogliamo proporvi la nostra Guida al Cammino di Santiago, con tutto quello che vi servirà sapere per affrontare al meglio questa Avventura con la A maiuscola. Eh si, perché il Cammino non è un semplice viaggio, ma è un’esperienza di vita, che vi lascerà un ricordo indelebile nel cuore. Quindi perché non partire al meglio ed essere informati sulla preparazione e su quello che vi aspetterà  lungo il Cammino?

In questa Guida al Cammino di Santiago vogliamo darvi i nostri consigli su come affrontare al meglio questa Avventura.

Dalla nostra abbiamo l’esperienza di 4 cammini fatti a piedi e 1 in bicicletta e il numero è destinato ad aumentare, perché non vediamo l’ora di ripartire.

Se avete domande, non esitate a scrivercele nei commenti: ogni contributo è prezioso e aiuta ad aumentare la completezza dell’articolo.

Vogliamo ricordarvi anche che sul nostro canale YouTube SCOPRIRE VIAGGIANDO, abbiamo realizzato dei video al riguardo, che vi invitiamo a guardare per maggiore completezza.

Bene e dopo queste premesse, partiamo con la Guida al Cammino di Santiago!!!

Guida al Cammino di Santiago: premessa

Cos’è il Cammino di Santiago?

Vogliamo rispondere a questa domanda con una frase bellissima che è stata detta a Surio, durante un cammino, da un altro pellegrino:

Una volta si andava  sul cammino per salvare l’anima, ora si va sul cammino per trovarla

Storia del cammino

Il Cammino  affonda le sue origini nel IX secolo, quando si diffuse la scoperta della tomba di San Giacomo il Maggiore.

Secondo la tradizione, San Giacomo, che fu il primo martire tra gli apostoli, venne seppellito dai suoi discepoli in Galizia, luogo in cui da vivo aveva annunciato il Vangelo. Nel corso dei secoli, a causa di guerre ed invasioni, il luogo del sepolcro venne abbandonato dai credenti e dimenticato.

La tomba dell’apostolo venne riscoperta nel 813, quando un eremita, si accorse di una pioggia di stelle che illuminava un punto preciso nel bosco di Libredòn.

Si diffuse la voce dell’insolito fenomeno e, scavando nel punto esatto in cui le stelle rilucevano, si trovò la tomba di San Giacomo.

La notizia si diffuse immediatamente ed incominciarono le prime peregrinazioni alla tomba dell’apostolo.

I cammini verso Santiago

Si sente spesso parlare di Cammino di Santiago, ma non tutti sanno che, in realtà, si dovrebbe parlare di cammini al plurale e questo perché le vie che portano a Santiago de Compostela sono tante e tutte diverse tra loro. Infatti, i primi pellegrini non arrivavano solo dalla Spagna, ma da tutta l’Europa.

Il cammino più conosciuto è il Cammino Francese che inizia a Saint Jean Pied de Port e che viene percorso ogni anno da circa il 65% dei pellegrini che arriva a Santiago.

Esistono però altri cammini:

  • Portoghese
  • Via della Plata
  • Sanabrese
  • del Nord
  • Primitivo
  • Inglese

I motivi che spingono a partire

Guida al Cammino di Santiago
Sulla via del cammino portoghese

Nel passato, il motivo principale era religioso, mentre oggi le motivazioni sono maggiormente spirituali.

Si parte per

  • trovare sé stessi
  • condividere un’esperienza con altre persone che fino al giorno prima non si conoscevano ma che poi diventano compagni con cui affrontare tutte le gioie e i dolori del cammino
  •  ritornare, se vogliamo, alle origini. Per sfuggire alla vita frenetica di tutti i giorni, fatta di apparenza e superficialità. Si impara nuovamente ad apprezzare le piccole cose e ad essere grati di ogni singolo momento
  •  mettersi alla prova: per dire “niente è impossibile, dopo quello che ho fatto”
  • cercare la propria Avventura con la A maiuscola.

Sono tante le ragioni che spingono a partire ed è impossibile elencarle tutte e poi ognuno ha le proprie.

Ma in fondo in fondo, c’è un’unica ragione io credo, che è uguale per tutti. Si parte per cambiare e tornare come esseri umani migliori. Perché è questo il Cammino, un’esperienza unica che ti cambia da dentro, in modo profondo.

E forse è proprio questo il motivo che spinge a partire e poi a ritornare ancora e ancora.

Il cammino è una moda?

Bisogna dire che negli ultimi anni, il Cammino di Santiago è diventato, purtroppo, un fenomeno “di moda”, che viene affrontato da alcuni con molta superficialità.

Queste persone si organizzano con delle sorte di gruppi vacanza e spesso percorrono solo gli ultimi 100 chilometri per ottenere la Compostela. “Percorrono” in quanto alcuni hanno veri e propri pullman che si fermano in prossimità di bar o chiese, per farsi fare il timbro sulla credenziale e poi ripartono. Camminano pochi chilometri al giorno e non trasportano lo zaino.

Non interagiscono con altri pellegrini, ma si limitano  a stare con le altre persone del gruppo, e molto spesso arrivano prima negli albergue, “rubando” il posto ad altri pellegrini a piedi che ovviamente ci mettono di più ad arrivare alla meta del giorno.

Ognuno è libero di fare quello che crede, ma queste persone non fanno il Cammino. Il Cammino non è solo un percorrere a piedi una strada e farsi fare dei timbri, è molto di più: è condivisione, è spirituale, è un momento di crescita per sé stessi.

Chi non lo capisce, perde una bellissima opportunità.

Quale Cammino scegliere?

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Le verdi campagne del cammino portoghese

I cammini sono tanti e ognuno è speciale a modo suo.

Noi abbiamo percorso quello portoghese e quello francese.

Volete sapere com’è il cammino portoghese tappa per tappa? Qui trovate il nostro racconto.

Come prima volta sul cammino, Surio consiglia di fare quello francese, che è il più rappresentativo dello spirito dello stesso.

Rispetto ad altri richiede più di tempo, circa 3/4 settimane a piedi.

Per cui, se avete meno tempo a disposizione, potete sceglierne uno più breve.

Tutto il cammino o solo una parte?

E’ possibile anche percorrere solo una parte del cammino, ovvero:

  • fare gli ultimi chilometri
  • fare “pezzi” separati del cammino in diversi anni

Spesso la scelta di farne una parte è  dovuta alla mancanza di ferie o altri motivi personali.

Qual’è il periodo migliore per partire?

I periodi migliori per partire sono la primavera e l’autunno: le temperature sono piacevoli e ci sono pochi pellegrini.

L’estate è il momento di maggior affluenza, perché molte persone hanno ferie solo in questo periodo.

Sconsigliamo questo periodo per due motivi:

  • essendo molto frequentato, è difficile trovare posto negli albergue
  • il caldo rende molto difficile camminare. Pensato che ci sono pellegrini che camminano di notte per evitare l’afa della giornata

Affrontare il cammino di inverno è una vera impresa. Bisogna avere un’attrezzatura speciale, per affrontare la neve, ed informasi preventivamente sugli albergue aperti.

E’ meglio partire soli o in compagnia?

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La nostra prima volta assieme sul cammino

Per cogliere al meglio lo spirito del cammino, consigliamo di partire da soli o in piccoli gruppi.

In questo modo, potrete più facilmente, conoscere gli altri pellegrini ed entrare appieno nello spirito di comunione e condivisione del cammino.

Il cammino è pericoloso?

Assolutamente no. Sia i pellegrini, che gli abitanti dei luoghi dove passerete, sono persone cordiali, pronti alla condivisione e comunione con il prossimo.

Quale lingua si parla sul cammino?

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Surio e nuovi amici sul cammino francese

Dato che il cammino viene affrontato da persone provenienti da tutto il mondo, la lingua maggiormente parlata è sicuramente l’inglese.

Esiste un’età consigliata per fare il cammino?

No, il cammino può essere affrontato da tutti: abbiamo incontrato famiglie con bambini e anche persone anziane.

Serve una preparazione atletica?

Noi consigliamo un po’ di allenamento: per due mesi ci siamo preparati andando a camminare circa 3/4 volte a settimana un paio di ore. Durante il fine settimana, facendo camminate più lunghe.

E’ un’esperienza mai provata prima dal proprio fisico, per cui è importante un po’ di allenamento

Che equipaggiamento serve per il cammino?

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Lo zaino del pellegrino

Serve un equipaggiamento tecnico, che potete procurarvi facilmente in negozi specializzati.

Noi abbiamo utilizzato i prodotti di Decathlon, che hanno un buon rapporto qualità/prezzo.

Che portarsi? Beh ovviamente uno zaino e tutto il materiale (vestiario e oggettistica) che vi potrà servire sul cammino.

Essendo un argomento molto ampio, vi abbiamo dedicato un articolo specifico, che trovate QUI.

Quali scarpe scegliere?

La scelta delle scarpe non è da sottovalutare, in quanto le giuste calzature vi consentiranno di godervi appieno questa esperienza. La scelta delle scarpe dipende dal periodo in cui decidete di partire e dal terreno che troverete.

QUI trovate il nostro articolo con i nostri consigli per scegliere le scarpe perfette!

Dove documentarsi prima di partire?

Cosa vuole dire “documentarsi”? Beh, scegliere innanzitutto il cammino da affrontare, le tappe giornaliere ed ogni altra cosa che vi servirà lungo il cammino.

Potete utilizzare guide cartacee: noi abbiamo usato le guide della casa editrice Terre di Mezzo; oppure online, vi consigliamo il sito dei Pellegrini di Belluno, trovate il link QUI.

Ah, ovviamente c’è sempre la nostra Guida al Cammino di Santiago che trovate qui sul blog oppure nei nostri video.

Cos’è la credenziale? … e la Compostela?

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La credenziale del cammino francese

La credenziale è il documento del pellegrino.

Si tratta di un documento cartaceo che riporta i dati anagrafici del pellegrino e sul quale vengono apposti i timbri o selli, che documentano le tappe affrontate ogni giorno.

I timbri vengono rilasciati presso chiese, bar o albergue, di solito hanno disegni particolari e riportano il giorno in cui viene effettuato.

Dal timbro iniziale (fatto il primo giorno) e quello finale, vengono calcolati i chilometri percorsi dal pellegrino, validi per ottenere la Compostela.

La Compostela è un documento cartaceo, rilasciato in latino una volta giunti a Santiago, che attesta il percorso compiuto dal pellegrino.

Trovate maggior approfondimenti sulla credenziale e sulla Compostela QUI

Dove dormire?

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Un tipico albergue municipale

Lungo il cammino, troverete:

  • albergue municipali: sono ostelli gestiti dallo Stato. Costano normalmente dai 5/8 Euro a notte. In queste strutture i pellegrini riposano in stanzoni grandi che ospitano molte persone.
  • albergue privati: si tratta sempre di ostelli, ma gestiti da privati. Il costo a notte aumenta da 10/15 Euro e le stanze sono più piccole e solitamente garantiscono più privacy.
  • albergue gestiti da volontari o dalla chiesa: sono molto simili agli albergue, ma con alcune differenze. Il prezzo a notte, non è stabilito ma viene chiesto alle persone di lasciare una donazione. C’è uno spirito diverso in queste strutture: i pellegrini vengono accolti con gioia e calore e si condivide tutti assieme il momento della cena.
  • affittacamere: sono delle sorte di B&B ed hanno prezzi più alti

Volete saperne di più? QUI trovate maggiori approfondimenti

Cosa mangiare?

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I panini del pellegrino

Chi ci segue sa che ci piace mangiare bene, e sul cammino potrete farlo senza preoccuparvi della linea 🙂

Ovviamente nella prima parte della giornata (colazione e pranzo), il cibo deve essere adeguato allo sforzo fisico del cammino, mentre la sera potrete concedervi qualche prelibatezza locale.

Volete scoprire cosa mangia un vero pellegrino? Cliccate QUI e lo scoprirete 🙂

Quali sono i costi di un cammino?

I costi di un cammino variano a seconda di quella che è l’esperienza che volete fare, ad es. dormendo in albergue, piuttosto che in affittacamere.

Per quella che è la nostra esperienza, possiamo dirvi quali sono i costi che noi abbiamo affrontato:

  • spese di andata/ritorno in aereo: circa 130 Euro con Ryanair
  • equipaggiamento: circa 300 Euro. Se lo trovate usato oppure qualcuno ve lo impresta, potete sicuramente risparmiare qualcosa
  • spese vive:  dipendono da voi. Si tratta di dove dormire e le spese del cibo. Si può risparmiare dormendo in albergue e mangiando al sacco (a colazione e pranzo), mentre a cena potete cucinare qualcosa nella cucina comune degli ostelli. Se avete la possibilità potete anche dormire in affittacamere e uscire sempre per i pasti. Questa voce è molto personale e dipende da voi.

Volete conoscere nel dettaglio i costi che affronterete? QUI trovate il nostro articolo in merito

Quali sono i comportamenti da tenere sul cammino?

Nel cammino, ci si trova a condividere il tempo con altre persone, sia durante la giornata che di notte.

Per una convivenza armoniosa con il prossimo e vivere al meglio questa esperienza è bene attenersi a determinate regole di comportamento.

Negli ostelli:

  • occupate solo lo spazio che vi viene assegnato, senza sconfinare in quello degli altri
  • pulite il proprio posto
  • attenti all’igiene personale
  • rispettate le persone che riposano
  • non sprecate acqua calda durante la doccia, per quelli che la faranno dopo

Sul cammino:

  • è buona norma essere gentile e salutare gli altri pellegrni
  • se siete in bicicletta, preannunciate il vostro arrivo, suonando il campanello per dare modo ai pellegrini a piedi di scansarsi
  • il cammino è improntato allo spirito di comunione e condivisione, non dimenticatelo

Sul cammino in bicicletta?

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In bicicletta sul cammino francese

Ci sono diversi modi di compiere il cammino e uno di questi è farlo in bicicletta: Surio ha fatto l’intero cammino francese cosi.

Se decidete di fare il cammino in questo modo, ci sono varie cose che dovete sapere:

  • come scegliere la bici
  • che equipaggiamento portarsi
  • come affrontare forature di gomme e altre piccole riparazioni
  • il trasporto della bici in aereo

Essendo un argomento molto vasto, abbiamo deciso di dedicargli un intero articolo che trovate QUI

Come fare con l’assistenza sanitaria?

Il cammino, qualunque tipo scegliate di fare, passa attraverso stati facenti parte della Comunità Europea (Francia, Spagna e Portogallo).

Se siete cittadini europei, portate con voi la tessera sanitaria per avere assistenza gratuita.

Lungo il cammino, troverete comunque farmacie e, in caso di bisogno, ci sarà sempre qualche buon anima, un pellegrino o un abitante del luogo, che vi aiuterà.

Quali sono i dolori del cammino?

Non vogliamo spaventarvi, ma è bene sapere che lungo il cammino, i dolori che possono presentarsi sono diversi:

  • vesciche
  • dolori muscolari
  • tenditini
  • disitratazione
  • colpi di calore

Come evitare tali dolori e, nel caso si verifichino, come curarli? QUI trovate maggiori approfondimenti

Ci sono cimici o zecche?

Prima di partire, avevamo letto su blog e forum che alcuni pellegrini si sono imbattuti in cimici e zecche (a noi fortunatamente non è mai capitato).

Le cimici si trovano nei letti, in situazioni di sporcizia o per il caldo. Molti albergue hanno cercato di evitare tali insetti, rivestendo di plastica i materassi e i cuscini ed incrementando la pulizia.

Se vi dovesse capitare di essere punti, rivolgetevi ad una farmacia. La puntura è simile a quella di una zanzara, ma è meglio farsi vedere.

Le zecche sono, invece, una brutta cosa. Sono insetti che si trovano ovunque, normalmente nei boschi. Si attaccano al corpo e hanno l’aspetto di un grosso neo nero o un seme di anguria. Non staccatatele da soli, ma rivolgetevi a personale medico. Infatti, le zecche, penetrano con la testa nella pelle, e staccandole, potrete rischiare di lasciare la parte di questo animale dentro di voi, con il rischio di infezione.

Cammini speciali

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I paesaggi bucolici del cammino francese

Il cammino a piedi o in bicicletta, sono senz’altro i modi più diffusi per fare questa esperienza, ma ce ne sono di altri.

  • a cavallo o con il mulo: ci sono pellegrini che scelgono di fare o tutto o solo una parte del cammino a dorso di cavallo o con il mulo
  • con bambini: ci sono famiglie che partono con bimbi piccoli che tengono su passeggini o su zaini appositi
  • con cani: prima di partire assicuratevi, con il veterinario, che il vostro cane sia in grado di camminare come voi per parecchie ore al giorno e cercate albergue dove siano ammessi animali

Qual’è la giornata tipo del pellegrino?

La giornata tipo del pellegrino inizia di buon ora, solitamente attorno alle 4/5 del mattino.

Una volta fatto lo zaino, si parte per la meta della giornata. Potete fermarvi a fare colazione in un bar lungo la strada o farla al sacco.

Durante la giornata si cammina ovviamente, ma si fanno incontri, si riflette su sé stessi, ci si immerge nella natura.

Una volta giunti alla meta della giornata, si arriva all’albergue (solitamente nel primo pomeriggio), ci si rilassa e si lavano i propri capi di vestiario.

Dopo cena si va a letto presto (tra le 21/22) per essere riposati ed affrontare al meglio la giornata successiva.

Ci sono segnalazioni lungo il cammino?

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La segnaletica sul cammino portoghese

Il cammino viene segnalato solitamente con da conche o conchiglie o da  frecce gialle.

Oltre a tali simboli, molto frequenti e ben segnalati, troverete anche delle pietre miliari che indicano i chilometri mancanti alla meta.

E’ tutto ben segnalato e non ci sono possibilità di perdersi 🙂

Bene Pellegrini, con quest’ultima domanda abbiamo terminato gli argomenti trattati nella nostra Guida al Cammino di Santiago. Potete approfondire alcuni aspetti del Cammino negli altri articoli sul blog o nei nostri video, che trovate qui sotto.

Buen camino,

Ambra e Surio

2 thoughts on “Guida al Cammino di Santiago

  • ADELMO CANEPA

    Ciao Ambra e Surio, ho trovato il vostro blog interessante con buonissimi consigli, intraprenderò il mio primo cammino a maggio x festeggiare i miei sessantanni, qualcuno mi ha detto che modo strano x festeggiare, partendo da Torino direzione Parigi per proseguire verso Bajonne dove mi fermerò a dormire, mi sapreste consigliare quale stazione ferroviaria di Parigi è la più comoda? Grazie

    Rispondi
    • Surio

      Ciao Adelmo. Com’è andata alla fine?

      Rispondi

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