Gli inferni di Beppu

Konnichiwa Viaggiatori! Oggi vi portiamo con noi nella Prefettura di Oita e più precisamente in una cittadina unica al mondo, che è perennemente avvolta da una nuvola di vapore caldo. Venite con noi a scoprire gli inferni di Beppu!

Gli inferni di Beppu

Beppu sorge in una delle zone vulcaniche più estese del Giappone e, per questo motivo, il suo territorio è ricco di sorgenti geotermiche che producono ogni giorno 100 milioni di litri di acqua calda.

Molte di queste sono state utilizzate per la creazione di onsen, un’istituzione in Giappone, dove il bagno termale è considerato un vero e proprio rito.

Altre, invece, per la loro bellezza e per la temperatura alta dell’acqua che rende impossibile immergersi, sono state lasciate al loro stato naturale. Queste sorgenti chiamate  “Jogoku“, che significa letteralmente “inferni“, non solo sono visitabili, ma sono l’attrattiva principale di Beppu.

Il Jigoku meguri: il circuito degli inferni

Gli inferni di Beppu sono 7:

  • 5 si trovano a Kannawa, a 4 km dalla stazione di Beppu
  • 2 sono a circa 2 km da Kannawa e sono raggiungibili con un bus circolare

Per visitare gli inferni, ciascuno dei quali si caratterizza per particolari unici, consigliamo l’acquisto di un  biglietto cumulativo, del costo di 2000 Yen (circa 17 Euro) .

E’ possibile scegliere di acquistare anche ingressi singoli se desiderate visitare solo alcuni inferni.

Per visitare tutti gli inferni è meglio preventivare una giornata intera.

Umi-Jigoku

Gli inferni di Beppu
L’inferno marino

Umi Jigoku, ovvero l’inferno marino, deve il suo nome al colore cobalto dell’acqua che ricorda quello dell’oceano.

Da questa sorgente, creata 1200 anni fa a seguito dell’eruzione del vulcano Tsurumi, sgorgano 150 litri di acqua calda ogni giorno.

Attorno a questo inferno, è stato creato un piccolo parco con altre attrattive, tra cui:

  • una serra in cui è possibile ammirare la Victoria amazonica, una pianta acquatica, simile ad una ninfea, ma molto più grande, originaria dell’Amazzonia
  • un santuario scintoista, l’Hakuryu Inari Okami Shrine, con un bellissimo torii rosso
  • un piccolo inferno dalle acque rosse, l’Akaike Jigoku

Oniishibozu-Jigoku

Gli inferni di Beppu
L’inferno del monaco-demone

“Oniishibozu-Jigoku” si può tradurre con “testa del monaco rasato“.

Infatti, il fango grigio che ribolle in questo inferno genera delle bolle che, per la loro forma, ricordano le teste rasate dei monaci, chiamati Oniishi.

Kamado-Jigoku

Gli inferni di Beppu
L’inferno del forno

Questo inferno, il cui nome significa “inferno del forno“, deriva dall’antica usanza di cucinare cibi, grazie ai vapori prodotti dalle sorgenti geotermiche, da offrire alle divinità.

Questo Jogoku è molto kitsch: è una sorta di piccolo parco divertimenti, molto affollato, dato che al suo interno è possibile ammirare la riproduzione artificiale di tutti gli inferni di Beppu e molti turisti visitano solo questo, tralasciando gli altri 6.

Oniyama Jigoku

Gli inferni di Beppu
L’inferno dei coccodrilli

In questo inferno, per la prima volta in Giappone, è stata sfruttata l’acqua calda della sorgente geotermica, per creare un habitat adatto ai coccodrilli.

Qui dal 1923 vengono tenuti in cattività questi animali, che oggi sono più di 100.

Shiraike Jigoku

Gli inferni di Beppu
L’inferno dello stagno bianco

“Shiraike Jigoku” significa letteralmente “inferno dello stagno bianco“.

Viene chiamato così perché l’acqua che sgorga dalla sorgente è incolore a causa della temperatura elevata, assumendo poi delle tonalità bianco-bluastre quando cade di pressione e si unisce alle acque della pozza.

Qui si ha davvero l’impressione di trovarsi di fronte ad un paesaggio infernale: l’odore di zolfo è molto forte e lo stagno è circondato da una nuvola di vapore molto densa.

Chi-no-ike Jigoku

Gli inferni di Beppu
L’inferno della pozza di sangue

L’inferno della pozza di sangue, a nostro avviso il più bello fra tutti, deve il suo nome all’acqua rossa dovuta all’argilla presente nello stagno.

L’argilla viene utilizzata per produrre dei prodotti per il viso, adatti a curare le malattie della pelle, che si possono acquistare il loco.

Questo inferno, unitamente al Tatsumaki Jigoku, fa parte del circuito dei cd. “piccoli inferni” che si trovano a 2 km da Kannawa  e sono raggiungibili con un bus circolare.

Tatsumaki Jigoku

Gli inferni di Beppu
L’inferno del tornado

L’inferno del tornado è così chiamato dal geyser, che ogni 35 minuti, erutta da una grotta.

E’ davvero suggestivo ed è molto piacevole anche il piccolo giardino attorno alla grotta, che si può ammirare mentre si aspetta la gettata del geyser.

Esperienze da fare nel circuito degli inferni

Gli inferni di Beppu
Rilassarsi negli inferni

Gli inferni non sono fatti solo per essere ammirati, infatti, attorno a ciascuno, ci sono dei piccoli parchi che offrono diverse attrattive.

E’ possibile rilassarsi mettendo a bagno i piedi nelle aree dedicate, dove il calore delle acque, provenienti dalle sorgenti geotermiche, invita al più totale relax.

Che ne dite poi di assaggiare i “Gokuraku Manju“, dei dolcetti cotti con i vapori delle sorgenti?

E infine, per i più piccoli, ma non solo, è possibile ricevere, al momento dell’acquisto del biglietto cumulativo, un piccolo dépliant in cui è possibile fare un timbro di ogni singolo inferno per ricordare l’esperienza.

Dove dormire a Beppu

Gli inferni di Beppu
Dormire in un ryokan

Se volete provare l’esperienza di dormire in un ryokan, Beppu è il luogo ideale per farlo.

I ryokan sono locande tradizionali in stile giapponese: nelle camere i pavimenti sono rivestite di stuoie e si dorme su futon.

Molti hanno al loro interno le onsen, dove è possibile rilassarsi, e i pasti che vengono serviti sono superlativi.

Diciamo che se la voglia è quella di prendersi un momento di puro relax, il ryokan è il posto giusto per farlo.

Noi abbiamo soggiornato all’Oniyama Hotel, che non possiamo che consigliare.

Con un momento di relax allo stato puro si è conclusa la nostra visita agli inferni di Beppu.

Che ne dite di ammirare anche voi la magia di questo luogo unico al mondo? Qui sotto trovate il nostro video 🙂

Il nostro viaggio in Giappone non finisce qui… nel prossimo articolo, vi porteremo con noi a scoprire altre meraviglie di questo Paese.

A presto Viaggiatori,

Ambra e Surio

 

*Un sincero ringraziamento a Japan Airlines (JAL), Finnair e JNTO che hanno collaborato con noi per questo viaggio in Giappone

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